venerdì 29 marzo 2024
RISOTTO ALLO ZAFFERANO CON OSSOBUCO DI PESCATRICE
sabato 16 marzo 2024
RISOTTO CAPRICCIOSO
RISOTTO CAPRICCIOSO, cioè come una pizza capricciosa che è la preferita di mio marito! Gli ho fatto una sorpresina che ha gradito molto.
Riso carnaroli classico gemma gliAironi tostato con olio, aglio passato nello spremiaglio e un po' di pasta d'acciughe di Sicilia, cotto con acqua e a metà cottura, passata di pomodoro datterino Mediterranea Belfiore. Mantecato con poco olio evo.
Sopra al risotto: fettine di mozzarella fiordilatte, fatta ben sgocciolare e fondere un poco in forno, olive taggiasche denocciolate sott'olio, capperi di Salina ben dissalati, funghi champignon spadellati con olio e aglio, carciofi morelli toscani scottati con acqua e aceto e conditi con olio e sale. Origano secco e foglioline di basilico fresco.
Molto divertente e gustoso. Il gusto pizza non delude mai...
venerdì 23 febbraio 2024
RISOTTO A BECCAFICO
Risotto a beccafico con le sarde naturalmente! Dopo il risotto di montagna, non si poteva che scendere al mare. Anche perché è da un po' che non faccio risotti di pesce per il clan e ne avevo proprio voglia!
Stessa modalità del tema precedente : un piatto classico di mare, che non sia già un risotto ovviamente, tipo il risotto al nero di seppia o il risotto alla pescatora, trasformato in risotto.Non solo zuppe o piatti in umido, che sarebbe la scelta più facile, ma vanno benissimo, vedi un cacciucco livornese o un brodetto marchigiano o magari una clam chowder americana, una bouillabaisse marsigliese, o una tom yam thai...e neanche un piatto di pasta trasformato in risotto ma sicuramente la sfida più stimolante consiste nel provare a trasformare in risotto, che so..uno scapece? le sarde a beccafico o in saor, il cappon magro?
Nel risotto, si apprezza la straordinaria capacità di assorbimento, senza separare liquidi dopo la cottura, senza sfaldarsi, anche se è necessaria un’attesa di diversi minuti prima del servizio
170 g di riso carnaroli Gemma GliAironi
4-5 sarde medio/grandi
Aglio, olio evo biancolilla, prezzemolo, sale, colatura di alici di Sicilia, succo e scorza di limone e arancia tarocco bio qb
Provolone qb
Pan grattato, olio evo biancolilla, alloro, colatura di alici di Sicilia, pinoli, uvetta, scorza di limone e arancia tarocco essiccate
Tostatura a secco del riso, cottura con acqua, a 3-4 min dalla fine, unire le sarde precedentemente tagliuzzate e condite con olio all'aglio e sale fino. Alla fine prezzemolo tritato, 1 cucchiaio di scorza di limone e arancia miscelati, una spruzzata di succo di entrambi, un tocco di colatura di alici per regolare di sapidità.
Mantecare con 2 cucchiai di olio all'aglio e una generosa manciata di provolone grattugiato
Riposo importante per permettere al risotto di legarsi completamente. Impiattate e cospargete con il mix di muddica atturrata, pinoli, uvetta, scorze di limone e arancia essiccate
venerdì 3 novembre 2023
RISOTTO MI -TO
Non è semplice riprodurre un cocktail in un piatto...l'avevamo affrontato con un Mtchallenge molto stimolante. Ci ho riprovato col risotto. Il cocktail che ho scelto è il Milano-Torino, ovvero un cocktail preparato con Campari, bitter di Milano e Punt e Mes, vermouth di Torino. E' il progenitore dell'americano e di conseguenza anche del Negroni. Cocktail amaricanti, che mi piacciono molto perché il mio gusto è bitter!!
Mi sono divertita ad inserire altri riferimenti a Milano e Torino: lo zafferano e le acciughe al bagnet vert, cioè in salsa verde, antipasto classico torinese e piemontese in genere. Non manca la fetta d'arancia che non manca mai neanche nel cocktail.
Per un grande cocktail, ho usato un grande riso: Carnaroli Gran Riserva Cascina Alberona, stagionato 24 mesi. Tenuta eccellente, qualità sopraffina!!
Il risultato è stato molto soddisfacente, devo dire che sia il vermouth che il campari risultano ben protagonisti. Per esigenze cromatiche, ho usato un vermouth bianco, perché il punt e mes è rosso cupo, volevo creare un contrasto di colore con il bel rosso vivo del Campari. Avrei potuto lasciare il risotto bianco ma lo zafferano gli ha dato ancora più carattere, oltre che colore. Il gusto tende al dolce, basta aggiustarelo con una spruzzata di succo d'arancia e limone.
RISOTTO MI TO
160 g di riso carnaroli Gran riserva Cascina Alberona30 g di scalogno
200 ml di vermouth bianco di Torino Antica Distilleria Quaglia
150 ml di Campari
Arancia, scorza e succo
Succo di limone
Burro e olio evo qb
Agar agar
Acqua
Brodo di verdura leggero qb
½ bustina di Zafferano in polvere Altopiano di Navelli
Sale
3-4 Acciughe sotto sale
Olio evo, aceto di vino bianco, prezzemolo, aglio in polvere
Dissalare le acciughe mettendole a bagno con aceto bianco, sciacquarle, togliere la lisca, aprirle a libro, tamponarle con carta scottex, disporle in un contenitore, marinare per 24 h con salsa verde ottenuta miscelando olio evo, aglio in povere, prezzemolo tritato e un’idea di succo di limone. Prima di avviare il risotto, tagliarle a pezzetti in senso diagonale.
Preparare la gelatina: diluire il campari con un terzo di acqua, stemperare ½ cucchiaino di agar agar nel mix di acqua e campari, porre sul fuoco fino ad ebollizione. Spegnere, versare in uno stampo in modo da formare 2-3 ml di spessore e lasciare rapprendere. Passare in frigorifero per qualche ora. Ricavare dei dischetti con un coppa pasta. Adagiarli su un vassoi etto rivestito di carta da forno. Metteteli ben freddi sopra al risotto caldo, in modo che non si sciolgano totalmente. Eventualmente passateli in freezer poco prima di avviare il risotto.
Con un riga-agrumi, ricavare delle striscioline dalla buccia dell’arancia, metterle in una ciotola con succo d’arancia e acqua e porre in freezer ½ h prima di avviare il risotto per farle arricciare. Infine scolarle bene e mettere da parte per la decorazione finale. Tagliare due fette d’arancia, eliminare tutta la parte bianca rimasta e ricavare degli spicchiettini.
Scaldare il vermouth in un pentolino. Avviare il risotto facendo sudare lo scalogno tritato finemente con un filo d’olio. Tostarvi il riso, spruzzare un po’ di succo d’arancia e di limone, versare metà vermouth ben caldo, far evaporare un poco, salare, portare a cottura con acqua calda o brodo leggero e il restante vermouth sempre ben caldo . A 2 minuti dalla fine della cottura, inserire la polvere di zafferano, regolare di sale. Spegnere. Lasciar intiepidire, infine mantecare con una generosa noce di burro. Altro riposo di un paio di minuti e impiattare.
Stendere bene il riso nel piatto, disporre i tocchettini di acciughe al verde, dei dischetti di gelatina ghiacciata, gli spicchietti d’arancia e i riccioli della sua buccia.
venerdì 20 ottobre 2023
RISOTTO ALLO ZAFFERANO, ZENZERO, BACCALA' MANTECATO E ZIBIBBO
Tre zeta per questo risotto, secondo il tema odierno del nostro CLAN DEL RISOTTO DEL VENERDI’, che ne prescrive almeno due. Perché la ZETA? semplicemente per gioco, come derivazione dalla prima idea NON SOLO ZUCCA, dopo una serie di elaborazioni mentali a ruota libera.
Ho ripreso un mio cavallo di battaglia : il baccalà mantecato allo zafferano e mi sono chiesta se potesse essere ideale per mantecare il risotto, temendo un po’ l’effetto mappazzone. Invece, alla prova dei fatti, si è rivelato perfetto. Come si è rivelato ottimo l’ inserimento dello zenzero con la sua elegante e fresca pungenza (e non è una novità, si sposa bene con lo zafferano) e il dolce tocco dello “zibibbo” ovvero l’uvetta sultanina a Livorno (anche se non è uva zibibbo) che smorza il sapido del baccalà.
RISOTTO ALLO ZAFFERANO, ZENZERO, ZIBIBBO E BACCALA’
Ingredienti per 2 persone
1 foglia di alloro
1 spicchio d’aglio rosa
½ bicchiere di pinot bianco alto adige
½ bustina di zafferano in polvere dell’Aquila dop Altopiano di Novelli
200 g di filetto di baccalà già dissalato
Uvetta sultanina bio
Un pezzetto di zenzero fresco bio
Olio evo qb, sale fino, aglio in polvere
Cuocere nel microonde 5 minuti a potenza max il baccalà. Scolarlo, tenere da parte l’acqua rilasciata durante la cottura. Togliere la pelle, farla asciugare su carta scottex, posizionarla fra due fogli di carta da forno e farla essiccare nel microonde a colpetti di 30-40 secondi alla volta a potenza max. A seconda dello spessore della pelle ci vorrano 2-3 minuti. Sbriciolarla e tenerla da parte per la decorazione finale del risotto.
Mettere a bagno in acqua calda l’uvetta. Strizzarla, asciugarla e metterla da parte.
Tritare grossolanamente la polpa di baccalà, metterla nel bicchiere del frullatore ad immersione, versare un poco della sua acqua di cottura, un pizzico di aglio in polvere e abbondante olio a filo, frullare montando fino a che risulterà una bella crema.
In una casseruola, fate sudare lo spicchio d’aglio passato nello spremi aglio con la foglia d’alloro, due cucchiaiate d’ olio e un pochino dell’acqua di cottura del baccalà. Unite il riso, fatelo insaporire bene tostandolo a fuoco medio, per non bruciare l’aglio, sfumate con il vino bianco, fate evaporare e poi iniziate la cottura unendo la rimanente acqua di cottura del baccalà, acqua calda man mano e una generosa grattugiata di zenzero fresco. A 2 minuti dalla fine, unite lo zafferano in polvere e il baccalà mantecato. Spegnete, togliete dal fuoco, mantecate rimestando e scuotendo la casseruola. Assaggiate, regolate di sale se necessario. Fate riposare ancora un minuto e impiattate, cospargendo il risotto con le briciole di pelle essiccata e l’uvetta.